Il 5 giugno prossimo è in programma a Colle Cesarano l’evento, dal richiamo nazionale,Clinical Risk Management in psichiatria”

Ecco l’#abstract del convegno
A breve anche il programma completo e i relatori.

“Il clinical Risk Management è una fondamentale dimensione del Governo Clinico che produce un aumento della sicurezza dei pazienti e degli operatori (Safety Growth). Ogni organizzazione che applica una corretta gestione di tale determinante può misurare quanto ha concretamente inciso sulla diminuzione dei rischi che caratterizzano ogni organizzazione sanitaria.

Il Clinical Risk Management anche in ambito Psichiatrico rappresenta una componente gestionale imprescindibile che, in considerazione dei rischi specifici che tale setting assistenziale pone, si carica di “benefiche” potenzialità sul sistema. Sono molti gli eventi che hanno una significativa capacità di produrre danni in una dimensione di cura psichiatrica: complicanze di una non adeguata gestione farmacologica, emergenze che necessitano di trattamento coattivo, comportamenti aggressivi dei pazienti auto o etero diretti. Un insieme complesso di variabili che testimoniano un’ intrinseca maggior difficoltà del sistema non facilmente inquadrabile in una prospettiva standardizzata di gestione del rischio. Perseguire, dunque, strategie di riduzione, contenimento e gestione degli eventi potenzialmente dannosi in un sistema di cura psichiatrica è una enorme sfida sia sotto un profilo di Risk Assessment che di Risk Management.

La Struttura Residenziale Psichiatrica “Colle Cesarano” rappresenta nel centro/sud Italia un enorme centro assistenziale. Vengono presi in carico ogni anno quasi 1000 persone con patologia psichiatrica in fase di acuzie strutturando, per ognuno di essi, percorsi riabilitati integrati interni e esterni alla struttura stessa. Far crescere la dimensione di sicurezza in una realtà sanitaria cosi composita è stato un esperimento gestionale innovativo alla luce, innanzitutto, del semplice dato numerico che la realtà “Colle Cesarano” offre.

Qualcosa di nuovo in ambito di Clinical Risk Management doveva essere attuato, una strategia maggiormente centrata sulla dimensione e sui percorsi appariva necessaria.
Porre al centro di ogni processo organizzativo la gestione del rischio è stata la vera svolta del percorso. Una scelta chiara, una visione pulita dell’obiettivo “Safety” da parte del Board ai componenti del Team operativo ha rappresentato il tangibile cambiamento.

Un’attività quotidiana, sistematica ed integrata, di Clinical Risk Assessment e Management ha prodotto nel corso di tre anni di attività una netta diminuzione degli eventi avversi ed un significativo amento delle segnalazioni dei near miss. La nuova sensibilità creata in tutti gli operatori, ha creato un contesto di lavoro “no blame” che si comporta da amplificatore permanente sulla prevenzione e sulla dimensione di Alert che ogni operatore deve avere. Le classiche leve utilizzate in ogni percorso di Clinical Risk Management sono state potenziate e stressate al fine di compattare l’organizzazione verso un unico obiettivo.

Non esistono sistemi sanitari a rischio zero, ancor più se si occupano di disabilità psichiatriche, esistono nondimeno sistemi sanitari che scelgono di spendere energie verso una visione.”